I mobili antichi spesso hanno bisogno di essere restaurati per riacquisire luce e splendore di un tempo: farlo al meglio è un qualcosa che richiede competenza oltre che passione e chi svolge questa professione, quella di restauratore, non deve soltanto essere in possesso di adeguate doti manuali, ma anche di competenze di altro genere legate proprio al gusto, alla capacità mentale di entrare in sintonia con l’elemento di arredo che si ha tra le mani.
In particolare, per poter svolgere al meglio questo lavoro, occorre possedere conoscenze teoriche basate su un’adeguata preparazione ed una competenze approfondita degli aspetti storici, artistici e materiali del mobile
Per riuscire a garantire la sopravvivenza del mobile antico il punto da cui partire è affidarsi ad un professionista che possieda la competenza per conoscere in maniera profonda il manufatto e la sua evoluzione storica. Un sapiente utilizzo delle tecniche e dei materiali più idonei per il suo restauro potrà condurre al risultato desiderato, restituendo nuova vita all’oggetto del restauro.
Proprio per questo motivo il restauratore viene paragonato al chirurgo: in entrambi i casi ad essere sottoposto ad intervento è qualcosa di irripetibile, da un punto di vista biologico o storico. Sia il restauratore che il chirurgo si propongono come missione la sopravvivenza della materia ad essi affidata, nelle migliori condizioni possibili.
Per portare a termine un’operazione complessa come il restauro di un mobile antico, occorre mettere in campo una strategia ben precisa, composta dai seguenti passi:
Tutto questo richiede competenze elevate, una manualità ed un approccio artigianale che sono, oggi, difficili da trovare. Il ricorso a professionisti specializzati in arredo su misura e mobili artigianali è la soluzione per chi abbia esigenze di questo genere.