Un settore che rappresenta da sempre un’eccellenza per quel concetto noto come Made in Italy, ovvero una sorta di paniere di prodotti realizzati artigianalmente o comunque con conoscenze tramandate di generazione in generazione. Un qualcosa che riguarda da vicino anche il comparto dei mobili, oggi più che mai in grado di suscitare l’interesse in molti paesi al di fuori dei nostri confini.
Siamo spesso sul podio tra i paesi al mondo che esportano più mobili al di fuori dei confini nazionali: negli ultimi anni alcuni mercati si sono allargati, come quello cinese che acquista mobili italiani per oltre 480 milioni di euro.
Una tendenza che riguarda anche il web, per quanto strano ciò possa apparire: anche i mobili si acquistano sempre più in rete tramite ecommerce, con riferimento tanto ai grandi marketplace quanto ai siti dei singoli produttori. L’arredamento online vale oggi oltre 900 milioni di euro.
Finora si è parlato dei grandi mercati, come ad esempio quello cinese da sempre bacino di utenza prolifico. Ma il vantaggio del nostro paese è anche quello di essere in una posizione geografica particolarmente felice, al centro dell’Europa: fattore che ci consente di stare al centro del commercio con i paesi limitrofi.
È il caso ad esempio della Svizzera: data la vicinanza geografica sono molti i cittadini svizzeri che attraversano il confine andando ad acquistare direttamente in Italia. Si parla in particolare di realtà artigianali attive nel nord del Paese, come ad esempio la Brianza e la Lombardia tutta.
Per chi vive in Svizzera diventa semplice varcare il confine e recarsi in un centro di arredamento sul nostro territorio per acquistare mobili artigianali su misura italiani. Una tendenza sempre più diffusa quelle che vede cittadini svizzeri venire in Italia per acquistare mobili.
Così come il discorso si può fare anche per i centri di arredo che si adoperano per mettere a disposizione un servizio di export di mobili verso la Svizzera. I vantaggi di questo movimento sono molteplici: su tutti la vicinanza geografica, dato che a pochi chilometri dal Canton Ticino in particolare si può arrivare in un mobilificio della Brianza quale Arienti.
Da non sottovalutare poi il fattore fiscale: il cliente svizzero che acquista mobili artigianali e su misura in Italia non dovrà pagare iva direttamente al centro d’arredamento, bensì versare l’8% sulla fattura allo stato svizzero. Ecco allora che, unendo fattori estetici ad altri prettamente pratici, ne deriva l’interesse da parte dei cittadini svizzeri per acquistare mobili italiani nel nostro paese: pezzi d’arredo di design, realizzati con metodi artigianali tramandati in Italia da generazioni.